L’assenteismo e l’astensione dalle assemblee condominiali più che una tendenza è ormai un dato di fatto che non possiamo fare a meno di constatare. Un problema già denunciato dall’Anammi, l’Associazione nazional-europea degli amministratori d’immobili, e ripreso da importanti testate nazionali tra cui il Sole24Ore.
E se un tempo si poteva soprassedere sull’assenza di qualche condomino e sulle motivazioni che la determinavano, oggi questo non è più possibile. Non partecipare all’assemblea condominiale è infatti divenuta una pratica sistematica nella speranza, o in alcuni casi con lo scopo concordato tra alcuni proprietari degli immobili, di non far raggiungere il quorum necessario per l’approvazione delle spese straordinarie. Straordinarie sì, ma nella grande maggioranza dei casi necessarie.
Nelle grandi città come Palermo il fenomeno ha ormai raggiunto livelli significativi, ed oltre a complicare il lavoro dell’amministratore, è la causa del blocco di lavori di miglioramento, riparazione e ammodernamento dei servizi forniti ai condòmini: dalla manutenzione dell’ascensore, alla riparazione dell’autoclave, fino agli interventi di maggiore entità come il restauro della facciata, e in tanti altri casi ancora.
Spesso tale assenteismo è dettato dalla difficoltà quindi di affrontare queste spese impreviste. Il consiglio di Belmonte Condomini non può che essere analogo a quello portato dall’Anammi, e cioè di sollecitare i proprietari affinché si rendano disponibili almeno a vagliare delle proposte di preventivo per gli interventi, in modo da trovare la soluzione più adatta, e perché non privino il condominio del principale strumento decisionale e di confronto che è appunto l’assemblea condominiale.