Ci risiamo, tornano a salire per i palermitani le spese legate alla bolletta dell’acqua. Il susseguirsi di rincari sulla bolletta energetica è una notizia ormai usuale, ma per quel che riguarda i servizi erogati a livello locale Palermo e i palermitani hanno visto le tariffe subire impennate improvvise fin dal 2010, quando la giunta Cammarata sancì a Marzo un aumento di oltre il 30% per la bolletta dell’acqua. In quel caso l’aumento di gettito conseguente ai rincari doveva servire in parte a finanziare il Piano degli Investimenti (POT), ovvero lo strumento necessario ad avviare le opere per l’ammodernamento degli impianti idrici e fognari, con una previsione di spesa di 324 milioni di euro in cinque anni.
Il nuovo colpo ai danni delle tasche dei palermitani prevede un aumento del 18% sulla bolletta dell’acqua. Gli aumenti tariffari saranno nella misura del 9% con decorrenza 01/01/2014, mentre un ulteriore 9% verrà conteggiato a partire dal 01/01/2015. Lo comunica l’Amap, una decisione che fa capo al commissario straordinario liquidatore dell’Ato 1.
La delibera n. 3 porta la data del 23 maggio dell’anno scorso in applicazione della decisione dell’Aeegsi (l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico) che ha approvato gli aumenti delle tariffe del servizio idrico integrato a livello nazionale. I rincari serviranno anche questa volta, pare, per finanziare 4,5 miliardi di investimenti per la creazione di infrastrutture e il miglioramento dei servizi. A Palermo però la notizia suona come una doppia beffa se si pensa che sul territorio nazionale le tariffe hanno subito un aggiornamento rispetto all’annata precedente con un aumento medio del +3,9% nel 2014 e del +4,8% nel 2015.